Le critiche ti distruggono o ti scivolano addosso? Se ti è capitato di sentirti colpito come da uno spillo (o, al contrario, di alzare le spalle con una calma quasi irritante), l’astrologia popolare direbbe che una parte della risposta dipende dal tuo segno zodiacale. Non è una verità scientifica, ma un modo simbolico e narrativo di leggere il carattere, e spesso, ammettiamolo, ci prende più di quanto vorremmo.
Prima cosa, cosa stiamo davvero misurando?
Quando diciamo “mi distrugge” o “mi scivola addosso”, di solito stiamo parlando di due leve:
- Sensibilità: quanto la critica tocca l’identità, non solo l’azione.
- Resilienza: quanto velocemente riesci a rimetterti in asse dopo l’urto.
L’astrologia tradizionale resta un linguaggio simbolico, e non cambia il suo senso perché esistono fenomeni astronomici come la precessione degli equinozi, semplicemente non è quel tipo di “misura”.
I segni che tendono a prenderla sul personale
Qui siamo nel territorio di chi non sente la critica come un commento, ma come una sentenza. Non sempre lo mostra, ma dentro può macinare a lungo.
Capricorno: la ferita è nella competenza
Il Capricorno vive spesso con un metro interno molto severo. Per questo una critica che insinua dubbi su intelligenza, esperienza o affidabilità può diventare intollerabile. Anche se appare controllato e “freddo”, la botta arriva dritta dove fa più male: la reputazione costruita con fatica.
Cosa lo “distrugge” davvero: frasi tipo “non sei all’altezza” o “non ne capisci abbastanza”, soprattutto dette davanti ad altri.
Vergine: giudica tutto, soprattutto sé stessa
La Vergine è famosa per l’occhio clinico: nota dettagli, errori, incoerenze. Il paradosso è che, quando la critica arriva dall’esterno, può reagire con testardaggine e scontrosità. Non perché non ascolti, ma perché si sente smascherata in un punto in cui era già durissima con sé stessa.
Cosa la “distrugge”: critiche vaghe e ingiuste. Se non sono precise, le vive come un’accusa gratuita.
Scorpione: se lo tocchi, non dimentica
Lo Scorpione tende a leggere tra le righe. Anche una frase neutra può sembrare una provocazione. Se percepisce attacco o tradimento, può chiudersi, diventare risentito e, nella versione più intensa, iniziare una lunga stagione di distanza emotiva.
Cosa lo “distrugge”: il tono. Più del contenuto, conta il sospetto di intenzione.
Cancro: colpisci il sentimento, colpisci tutto
Il Cancro non separa facilmente critica e affetto. Se si sente non ascoltato, sminuito o “calpestato” nei sentimenti, l’offesa può restare lì, come una scheggia. Anche dopo un chiarimento, può continuare a ripensarci.
Cosa lo “distrugge”: sentirsi non visto, o giudicato proprio nel momento in cui si è esposto.
I segni a cui le critiche scivolano addosso (o quasi)
Qui non è che non faccia male, è che il colpo rimbalza. C’è più movimento interno, meno fissazione.
Gemelli: cambiare idea è un superpotere
I Gemelli tendono a vivere nel presente: oggi una versione, domani un’altra. Questa flessibilità li rende più adattabili, e quindi meno incastrati nella critica. Se una cosa non funziona, la cambiano, senza trasformarla in identità.
Quando “scivola”: quando la critica riguarda un’opinione. La cambiano e fine, senza farne un dramma.
Sagittario: l’ironia come scudo
Il Sagittario spesso reagisce con leggerezza, a volte persino divertito dagli stereotipi o dai giudizi. Può trasformare la critica in spinta, o in barzelletta. Il suo segreto è guardare avanti, anche quando dovrebbe restare un attimo a sentire.
Quando “scivola”: quando percepisce che non vale la pena impantanarsi, meglio ripartire.
Il punto pratico: come usare questa lettura senza farsi del male
Se ti riconosci nei segni più sensibili, prova così:
- Chiedi una critica specifica (“Quale parte non ti convince?”).
- Separa valore personale e comportamento (“Ho sbagliato questa cosa, non sono sbagliato io”).
- Prenditi tempo prima di rispondere, soprattutto se senti rabbia o chiusura.
Se ti riconosci tra i più resilienti, attenzione all’altro rischio:
- Non liquidare tutto troppo in fretta. A volte “scivolare” è sano, a volte è evitare.
Alla fine, che tu sia “distrutto” o impermeabile, la domanda giusta non è quanto ti feriscono le critiche, ma cosa ci fai dopo: le trasformi in rancore, o in direzione. Il segno, al massimo, ti suggerisce da dove partire.




