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Terremoto in Campania. Dove il prossimo?

L’Agenzia ANSA ha dato la notizia del terremoto che ha colpito la provincia di Caserta, Campania, il 29 dicembre 2013:
“Tanta paura, gente in strada e qualche danno soprattutto ad alcune chiese del Casertano. Alle 18.08 la terra ha tremato tra le province di Caserta e Benevento, nella zona a ridosso del Matese, seminando il panico però anche in pieno centro a Napoli dove il terremoto si è avvertito distintamente essendo stato un evento superficiale, a 10,5 chilometri di profondità: in tanti, ai piani alti, hanno pensato con terrore al Vesuvio o a una riedizione del terribile sisma del novembre ’80 che colpì la Campania e la Basilicata. Il sisma ha avuto una magnitudo di 4.9 ed è stato preceduto poco prima da un’altra scossa di magnitudo 2.7. I comuni più vicini all’epicentro sono stati Castello del Matese, Gioia Sannitica, Piedimonte Matese, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico in provincia di Caserta e Cusano Mutri in quella di Benevento. Il Presidente del Consiglio ha seguito l’evolversi della situazione attraverso il Dipartimento della Protezione civile. Muri e lampadari hanno ‘ballato’, mentre nel Vesuviano chi abita ai piani alti ha visto cadere l’albero di Natale a terra… E intanto i geologi campani rilanciano l’allarme… La paura resta. Nel Casertano e in alcune zone del Sannio c’è chi, per precauzione, si prepara a trascorrere la notte in auto.”

Sono stati 2351 i terremoti registrati dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel mese di dicembre 2013 (vedi Vulcani e Terremoti). Una media di quasi 76 eventi al giorno, il doppio rispetto al mese precedente. Oltre all’evento del 29 dicembre 2013 che ha avuto magnitudo ML 4.9 ed è stato localizzato tra le province di Caserta e Benevento, nei Monti del Matese; oltre a quelli che si sono verificati in Sicilia (nel Golfo di Noto – Capo Passero il primo, tra le province di Ragusa e Siracusa il secondo, nello Stretto di Messina il terzo), è rimasta molto attiva in questo mese di dicembre 2013 la sequenza sismica nell’area del Bacino di Gubbio, avvertita nettamente anche nelle Marche, in tutto il fabrianese. Può tutto ciò avere un significato?

Punto di vista biblico:
Ben venga la protezione civile. Ma è molto più importante guardare al cielo, perché da lì viene la vera salvezza del popolo. Avete notato come ogni anno, specialmente dal 25 dicembre al 6 gennaio, vi sono terremoti in tutto il mondo che fanno crollare specialmente i mausolei dell’idolatria? E’ possibile che i terremoti siano un segno tangibile che i governi e le “cupole” di questo mondo non sono il Regno di Dio? e che la Terra stessa si stia ribellando come per scrollarsi delle ingiustizie e degli idoli di questo mondo?
Gesù ha detto: “Voi udrete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, infatti bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine. Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo non sarà che principio di doloriMolti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti. Poiché l’iniquità aumenterà, l’amore dei più si raffredderà. Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine.” (Matteo 24.6-14).
Gesù Cristo lo dice da secoli. Eppure noi ancora preferiamo ubriacarci di idolatria, superstizioni e canzonette, fino al prossimo terremoto. Chissà dove colpirà.

 

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